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L’efficacia delle mascherine protettive e i contesti nei quali viene consigliato il loro impiego dipende da diversi fattori. Anzitutto occorre conoscere quali sono le varie tipologie di mascherine disponibili in commercio.
Tipologie di mascherine protettive
Se stai cercando una mascherina protettiva che sia in grado di proteggerti da virus o batteri devi accertarti che contenga l’approvazione e il riconoscimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’ASEPAL e da parte di altre autorità pubbliche.
Le mascherine protettive possono essere distinte in due categorie:
- chirurgiche: la loro principale funzione è quella di limitare la diffusione di batteri o virus, proteggendo le persone intorno a te;
- protettive: servono a filtrare l’aria che giunge dall’esterno, evitando che i batteri o i virus entrino nel tuo organismo. Può essere omologata secondo il tipo di funzionalità offerta dal filtro che la caratterizza ed essere classificata in vari livelli di FPP. Molti di questi modelli sono dotati di un’apposita valvola che aumenta il comfort di chi li utilizza perché riducono il grado di umidità e calore che si crea al loro interno.
Tra le mascherine che offrono una funzione protettiva elenchiamo i modelli più efficaci:
- FFP2: riescono a garantire un elevato livello di protezione con una capacità filtrante del 92%. Si tratta dei modelli più utilizzati tra gli operatori sanitari per fornire servizi di assistenza nelle situazioni di emergenza o ad esempio nei laboratori dove vengono impiegati microbatteri;
- FFP3: le mascherine FFP3 assicurano una filtrazione minima del 98% e sono perciò in grado di fornire la massima protezione quando esiste un rischio di esposizione a virus o batteri particolarmente elevato.
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La differenza tra mascherine con valvola e senza
La principale differenza tra le mascherine dotate di filtro e quelle che ne sono prive risiede nel fatto che le prime hanno la funzione di proteggere l’utilizzatore mentre le seconde servono per impedire a chi le indossa di diffondere il virus e contagiare altre persone.
Per questo motivo, le mascherine con valvola vengono utilizzate maggiormente in ambito ospedaliero o in quei casi in cui gli operatori sanitari devono prestare assistenza medica ai pazienti. Quindi, la differenza sostanziale tra queste due categorie di mascherine risiede nel tipo di protezione che sono in grado di assicurare a te stesso o agli altri.
Le mascherine che incorporano tutte le qualità di protezione risultano essere quelle FPP2 e FPP3 prive di valvola o filtro in quanto diminuiscono le possibilità di contagiare e al contempo anche quelle di essere contagiati. Questi modelli però sono difficilmente reperibili e non permettono di respirare correttamente a chi le indossa.
Un ulteriore differenza riguarda la durata associata all’uso di questi prodotti. Le mascherine chirurgiche sono in genere monouso e si consiglia di sostituirle dopo un paio d’ore dal loro primo utilizzo. Possono essere anche disinfettante con prodotti altamente igienizzanti come l’alcol. Le mascherine dotate di valvola sono destinate a durare maggiormente ma in ogni caso si sconsiglia di continuare ad utilizzarle quando sono eccessivamente umide.
Il prezzo costituisce un altro fattore di distinzione tra i due modelli e si mantiene basso per quanto riguarda le mascherine chirurgiche monouso per salire man mano che si sceglie di acquistare una mascherina dotata di livelli di sicurezza maggiori.
In ogni caso, l’uso di una tra le due tipologie di mascherine dipende dal tipo di utilità e di esigenza del suo utilizzatore.